Lo scorso 20 novembre abbiamo ospitato un maestro d’eccezione: lo scrittore Alessandro Baricco.
È venuto a MaTeMù ed insieme ai nostri insegnanti ha partecipato ad una “giornata tipo” nel nostro Centro Giovani e Scuola d’Arte.
Ecco com’è andata!
Ore 14.30 – lezione di italiano
L’abbiamo coinvolto in una lezione di italiano per stranieri nella nostra scuola Trovo le Parole dove ogni anno ospitiamo circa 200 studenti da ogni parte del mondo, dagli 11 ai 25 anni, nei corsi di alfabetizzazione, A1 e A2.
Abbiamo accolto Alessandro in un cerchio di benvenuto e ognuno si è presentato brevemente: nell’aula erano presenti ragazzi e ragazze di oltre 20 nazionalità diversi. Abbiamo giocato con le parole, i suoni, i significati e le assonanze nelle varie lingue. Abbiamo parlato di amore, conflitti, avventure, viaggi. In gruppi abbiamo dato voce e forma a parole chiave attraverso la poesia, le storie, i disegni. La novità di un maestro nuovo e d’eccezione ha reso la lezione un’esperienza unica sia per gli studenti che per gli insegnanti.
Il disegnatore Luca Valerio D’Amico ha seguito la lezione illustrando le nostre attività in diretta.
Ore 15.30 lezioni di musica
MaTeMù ha aperto le porte al pubblico e come ogni pomeriggio sono iniziate le lezioni di chitarra, sax, batteria, canto e rap. Gli artisti e i loro allievi hanno mostrato quello che giorno dopo giorno insegnano e apprendono, in uno scambio che non è solo musicale e professionale ma anche culturale e personale.
I corridoi di MaTeMù si sono riempiti di giovani musicisti, ballerini, studenti, ragazzi e ragazze che vengono per incontrarsi, parlare, giocare e condividere le loro passioni. Ma questa volta c’erano anche giovani curiosi di ascoltare lo scrittore di “Castelli di Rabbia”, “Novecento”, “Oceano mare” e del nuovo ultimo libro “The Game”.
Ore 16.30 “Tensioni e risoluzioni. Salite e discese, momenti di difficoltà e di gioia: tutto quello che gli abbiamo raccontato di MaTeMù”, lezione di A. Baricco
Dopo essere stato per un po’ studente anche lui, Alessandro è “salito in cattedra”, sottolineando quante cose ci siano in comune tra MaTeMù e la Scuola Holden a Torino, scuola di storytelling e arti performative da lui co-fondata.
“Perché appena entri si respira la stessa aria” dice.
Perché tutti abbiamo il desiderio di raccontarci e di raccontare, di lasciare una traccia, un impulso che è innato nell’uomo e che supera i confini geografici e temporali. E allora Alessandro ci fa viaggiare con la mente, raccontandoci dell’Iliade e dell’Odissea e di come in fondo tutti, dall’alba dei tempi, viviamo col desiderio di andare, avventurarci, conquistare, scoprire, per poi ritornare a casa, dalla famiglia, dagli affetti, nella nostra terra. Con un pensiero anche ai giovani ragazzi e ragazze che sono lì in sala, che vengono da lontano e a quanto le loro giovani e coraggiose storie somiglino a quelle raccontate dai greci più di 2500 anni fa.
Alla fine ci salutiamo con un arrivederci, sperando di incontrarci di nuovo presto.
Per un pomeriggio siamo stati tutti studenti con un maestro d’eccezione.
E ci è piaciuto tanto! Grazie Alessandro!
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