Attraverso la liberazione del respiro nella storia del proprio corpo e l’adesione dell’io alle proprie voci ciascuno può sviluppare una coscienza fisica, emotiva, mentale che rimette in discussione la percezione di se in una maturata capacità di ascolto e nella apertura alla propria creatività.
“Pensare la voce come la messa in vibrazione di un’energia che, avvolgendoci, ci penetra per vivificarci e successivamente è restituita da noi all’ambiente sotto forma di suono, è uno dei modi più semplici per giustificarci la complessa valenza dell’atto vocale e per comprendere come esso sia stato, per tutte le culture, il modo più diretto per esprimere il desiderio, solo umano, di trascen-denza da sé e di unione con la natura e con gli altri uomini”
Silvia Magnani e Franco Fussi