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S.E.A.

La fine di un viaggio apre spesso molti più quesiti della partenza e colmare e rispondere a una vita che sta per sbocciare risulta essere un impegno gravoso e carico di responsabilità.

mediatrice linguistico culturale in servizio presso la sede di Trapani

Il progetto S.E.A. (Supporting Emergency Actions), co-finanziato dal programma della Commissione Europea EXTERNAL BORDERS FUND – Emergency Actions 2012, ha messo in campo equipe di mediatori linguistico-culturali a supporto degli operatori di Pubblica Sicurezza nell’assistenza e primo soccorso dei migranti che sono giunti in Italia e nei trasferimenti verso i diversi Centri di Accoglienza del Paese.

 

 

L’obiettivo principale è stato quello di supportare le autorità italiane nel primo soccorso ed accoglienza dei migranti, con particolare attenzione alla protezione di categorie vulnerabili, quali donne o minori. Infatti la figura professionale del mediatore garantisce non solo una migliore comunicazione tra le parti, ma è anche in grado di assicurare una migliore comprensione di elementi culturali, la cui traduzione è fondamentale soprattutto nel primo contatto con il cittadino immigrato.

 

 

Il progetto, della durata di un anno, ha coinvolto in maniera particolare le regioni più interessate dal fenomeno degli sbarchi (Sicilia Puglia e Calabria), ma ha previsto anche la possibilità di intervenire presso strutture o Uffici Immigrazione dislocati su tutto il territorio nazionale. Inoltre nell’ambito del progetto i mediatori linguistico culturali hanno partecipato all’operazione “Mare Nostrum”, lanciata dal Governo Italiano per limitare i naufragi di barconi a largo delle nostre coste.

Periodo di realizzazione: 10 febbraio 2014 – 31 gennaio 2015

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