Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Progetto DOORS ospite di “Positivamente. Le buone notizie per un mondo migliore”

CIES Onlus

13 Maggio 2020

Nessun commento

Progetto DOORS ospite di “Positivamente. Le buone notizie per un mondo migliore”

Positivamente. Le buone notizie per un mondo migliore” è la rubrica di Radio Sivà a cura di AVIS, Associazione Volontari Italiani del Sangue. Attraverso rubriche di approfondimento, l’emittente affronta temi di grande rilevanza, raccogliendo interviste ed editoriali a dirigenti associativi e grandi nomi della ricerca scientifica, dell’Università, del Terzo Settore, della comunicazione sociale e del Sistema trasfusionale italiano, offrendo così utili spunti di riflessione su concetti chiave per AVIS come la cittadinanza attiva e la promozione di stili di vita sani e sostenibili.

 

La rubrica “Positivamente” è distribuita a un circuito di emittenti in FM su tutto il territorio nazionale e ha dedicato un’intera puntata al nostro progetto DOORS. Un’intervista a due voci, con la presidente di CIES Onlus Elisabetta Bianca Melandri e Silvia Di Laurenzi, coordinatrice di progetto e responsabile CIES del Settore Educazione e Formazione.

OPPURE LEGGILA

Una stretta sinergia tra istituzioni pubbliche e privato sociale è l’ingrediente essenziale di DOORS, il progetto coordinato da CIES ONLUS che prevede una serie di azioni su tutto il territorio nazionale per contrastare la povertà educativa minorile e la dispersione scolastica.

 

CIES è una realtà che opera da 35 anni in ambiti come cooperazione internazionale, mediazione interculturale ed educazione e formazione. Di quest’ultimo fa parte il Centro giovani e scuola d’arte MaTeMù di cui ci parla la presidente di CIES, Elisabetta Melandri.

 

In questo settore abbiamo avuto un’attività molto intensa di rapporto con il mondo scolastico e abbiamo anche sviluppato tutta una nostra linea di azione e dato forma ad un luogo che si chiama MaTeMù. MaTeMù è un centro di educazione non formale basato soprattutto sull’Arteducazione, che parte dall’arte come gancio per i ragazzi e poi si estende anche ad attività più socio-educative: dall’insegnamento della lingua italiana a chi ne ha bisogno, a un sostegno psicologico, sociale, orientamento alla formazione e al lavoro, recupero scolastico….

 

MaTeMù è un luogo di educazione libero, aperto, rivolto a quelle fasce della gioventù e dell’adolescenza che non hanno certe opportunità. È un luogo molto bello dove tutti i pomeriggi si fanno laboratori artistici di tutte le discipline- dalla musica alla recitazione, alla danza, al teatro e dove viene anche offerto un sostegno di tipo socio-educativo. MaTeMù è un pilastro di tutti quei progetti, fra cui quello in corso che si chiama DOORS, per le attività dei ragazzi fuori dalle mura scolastiche senza però recidere il legame con le scuole.

 

Obiettivo principale di DOORS è aumentare le opportunità di accesso alla cultura e alla bellezza, al sostegno socio-affettivo e all’apprendimento di competenze cognitive, come ci spiega Silvia Di Laurenzi, responsabile del progetto.

 

DOORS- porte aperte al Desiderio come OppOrtunità di Rigenerazione sociale”, questo è il suo titolo, è un progetto nazionale finanziato da Impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

 

Il concetto di povertà educativa è molto complesso, DOORS vuole promuovere il pareggiamento di quelle che sono le opportunità di accesso a beni e servizi che nel nostro caso sono percorsi socio-educativi che sono necessari alla crescita di ragazze e ragazzi. Lavoriamo con la fascia di età 10-14 anni per la loro inclusione sociale. Il progetto si sviluppa dal sud al nord, comprende le regioni: Marche, Calabria, Lazio, Piemonte e Lombardia e lo stiamo portando avanti con un partenariato molto largo, siamo 28 soggetti di cui il CIES è capofila, dieci associazioni, due cooperative sociali, tre enti locali, una fondazione. E nella logica di far dialogare l’educazione formale con l’educazione non formale abbiamo incluso undici istituti scolastici e una università. Tutti i partner hanno una grande conoscenza dei territori e della realtà, e quindi ci sono tre centri giovanili, un teatro, una biblioteca multimediale e un presidio della legalità al sud.

 

MaTeMù, il presidio del CIES a Roma, in questo momento ha trasferito tutte le sue attività on line così come hanno fatto tutti gli altri presidi. Nella fase di lockdown DOORS ha lasciato le porte aperte a tutti i percorsi socio-educativi, percorsi di supporto e sostegno alle famiglie e agli studenti e continuerà a farlo anche nella fase 2 dell’emergenza. Siamo andati a casa di ragazze e ragazzi a portare gli strumenti musicali, tablet… e stiamo rivedendo le attività alla luce di questa nuova situazione.

 

Per creare opportunità di rigenerazione sociale non si può prescindere da un approccio integrato. Noi non lavoriamo da soli, DOORS non è un progetto isolato, noi dialoghiamo con altri progetti in una logica di rete. Questo è importante. Noi rappresentiamo il Terzo Settore, e il Terzo Settore nella seconda fase deve essere assolutamente ascoltato perché noi abbiamo aderenza con il territorio, siamo capillari sui territori. Questa non è solo una pandemia sanitaria, è anche una pandemia sociale.”

 

Per maggiori informazioni sul progetto DOORS si può consultare il sito: www.cies.it/progetti/doors

Per tutte le notizie positive per un mondo migliore: www.radiosiva.it

Tags :

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Loading...