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Progetto MYSEA: verso delle soluzioni per l’impiego di NEET e donne?

Nel contesto del progetto MYSEA, l’Università di Palermo (Italia), col supporto di tutti i partner, ha definito il protocollo di ricerca e la metodologia per selezionare 1000 giovani NEET e donne e identificare e ridurre il divario di competenze attraverso il coinvolgimento di 50 istituzioni Technical and Vocational Education and Training (TVET) e 500 attori economici.

 

Il Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF) dell’Università di Palermo (UNIPA) è fortemente impegnato nello sviluppo di strumenti e metodologie per incorporare la sostenibilità nell’industria agroalimentare e promuovere gli investimenti nel capitale umano. Per questo la metodologia è stata progettata per contrastare la disoccupazione e al contempo affrontare il divario di competenze e di genere. A questo scopo il Dipartimento dell’Università di Palermo ha sviluppato tre questionari: il primo è rivolto a giovani NEET e donne e identifica caratteristiche, attitudini e intenzioni di lavorare nei settori dell’agroalimentare e della gestione dei rifiuti. Il secondo parla invece alle aziende con lo scopo di determinare il tipo di competenze e conoscenze richieste in quei settori. Il terzo mira alle istituzioni TVET e indaga gli argomenti e i materiali di formazioni attualmente utilizzati.

 

Il progetto MYSEA, di cui il CIES Onlus è capofila, prevede formazione orientata alle competenze richieste nei settori coinvolti, alle competenze trasversali, a quelle digitali e a quelle imprenditoriali.

Questi questionari ci aiuteranno a ridefinire le competenze in questione, le competenze richieste nelle industria agroalimentare e della gestione dei rifiuti e progettare percorsi di formazione idonei a ridurre il divario di competenze e di genere.

Prof.ssa Maria Crescimanno, Professore Ordinario al Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali – Università di Palermo (Italia)

Lo scambio di esperienze e buone pratiche tra i partner ha giocato un ruolo chiave nell’identificare le sfide demografiche, sociali ed economiche nella disoccupazione di giovani NEET e donne in Italia, Grecia, Libano, Tunisia e Giordania.

Progettare questa metodologia ha richiesto uno sforzo ulteriore per renderla applicabile in 5 diversi paesi, dove il contesto sociale, i bisogni e i trend i mercato possono variare significativamente.

Prof. Antonino Galati, Capo Progetto al Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali – Università di Palermo (Italia)

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