Il Cies: “Con estrema soddisfazione nostra, dei mediatori e degli operatori di polizia da un lato e dei migranti dall’altro, da domani si ritorna al lavoro”
Nota stampa del 12 agosto 2022
Dopo oltre un mese di interruzione e conseguenti disagi, sta riprendendo il servizio di mediazione culturale in quaranta Questure d’Italia e si sta ricomponendo la mappa delle urgenze legate alla stretta attualità. Il blocco temporaneo delle attività, dovuto a una fase di completamento della procedura di registrazione di un nuovo contratto di servizio che, come previsto dal disciplinare della gara pregressa, da’ continuità a quello precedente, ha fatto emergere ancor più chiaramente l’importanza di un servizio che consente di far dialogare richiedenti asilo e migranti con i funzionari di polizia in maniera costruttiva.
Domande di protezione, ricongiungimenti, permessi di soggiorno e persino l’identificazione, primo atto di presa in carico da parte delle istituzioni, fondamentale per la sicurezza, sono resi possibili da questi operatori che oltre a interpretare lingue sconosciute, sanno decifrare culture, capire nomi, cognomi , stato civile, parentele, linguaggi del corpo e tipi di comunicazione anche fortemente influenzati dai traumi dell’esperienza migratoria. Il rapporto che si instaura tra mediatore e migrante consente a persone spesso provate dai viaggi terribili via mare o terra, di avere da subito una identità e non cadere nel buio della clandestinità e diventare facili vittime di sfruttamento e prede della criminalità organizzata.
Lascia un commento