SOLA ANDATA è uno spazio concepito in modo da assegnare un ruolo attivo al visitatore che viene messo in condizione, attraverso il meccanismo del gioco di ruolo, di rivivere, la condizione del rifugiato e dell’immigrato.
Questo approccio consiste in un viaggio a tappe nel corso del quale il visitatore vive, attraverso un vero e proprio gioco di ruolo, l’esperienza dell’emigrazione forzata. Un viaggio che parte dall’assunzione dell’identità di uno degli 8 personaggi proposti, per concludersi con la concessione o meno del permesso di soggiorno nel paese di accoglienza. Il tutto si realizza mediante l’utilizzo di tecnologie multimediali, di grandi scenari ed effetti di luci e suoni.
Viene così creata una perfetta illusione che permette, in pochissimo tempo, di comprendere l’esperienza dell’esilio.
La Mostra si rivolge all’opinione pubblica in generale. La sua valenza “educativa” la rende particolarmente adatta ad un pubblico giovanile. Nelle edizioni già realizzate, in particolare, le scuole sono state tra i visitatori privilegiati dell’evento ma, grazie alla tecnica del gioco di ruolo, i visitatori adulti si sono lasciati coinvolgere e si sono immedesimati facilmente nelle vicissitudini del personaggio scelto.
La tecnica del gioco di ruolo, inoltre, risulta estremamente attraente per i giornalisti che ne ricavano con facilità “storie” per i loro articoli o reportage e per i rappresentanti del mondo dello spettacolo che ben si adeguano a calarsi nel ruolo dell’immigrato.
I Edizione della Mostra:
Roma – Ottobre 1997 / Aprile 1998
La prima edizione italiana della Mostra interattiva, multimediale “Sola Andata – Un viaggio diverso dagli altri” su rifugiati e immigrati, la cui prima edizione si svolse in Belgio nel 1996, è stata realizzata a Roma da ottobre 1997 ad aprile 1998 con un notevole successo di pubblico e critica. La buona riuscita dell’edizione italiana ha confermato la grande efficacia di questo strumento di sensibilizzazione per il grande impatto comunicativo che ha sui temi dell’immigrazione e dell’asilo.
La riproposizione in Italia è consistita nell’allestimento di una spazio analogo a quello belga, contestualizzato alla realtà italiana, in grado di far rivivere al visitatore attraverso scenografie a grandezza naturale, le traversie e le difficoltà affrontate da rifugiati e immigrati nel viaggio dal loro paese di origine fino al paese di accoglienza. L’esperienza dei visitatore è stata guidata attraverso la tecnica dei gioco di ruolo, da animatori, migranti a loro volta, che hanno impersonato gli interlocutori italiani.
Per sei mesi sono stati coinvolti il mondo della scuola, l’opinione pubblica e i mass media. La risposta è stata sicuramente positiva. Hanno infatti visitato la Mostra circa 40.000 persone di cui circa 35.000 studenti delle scuole elementari, medie e superiori e circa 100 personaggi pubblici fra politici e rappresentanti del mondo dell’informazione e dello spettacolo.
Si è parlato dell’evento per tutto il periodo di apertura; si sono organizzati “eventi nell’evento” con personaggi più o meno noti, con incontri e dibattiti di approfondimento sui temi della cooperazione, dell’immigrazione e dell’accoglienza.
I mass media hanno risposto positivamente e hanno raccontato l’iniziativa: dalla Rai a Mediaset, da Tmc fino alle televisioni locali. Anche le radio, pur non facendo leva sull’impatto delle immagini, hanno costantemente seguito l’evento. I maggiori quotidiani hanno tutti pubblicato almeno un articolo sulla Mostra, compresi alcuni settimanali e mensili.
II Edizione della Mostra:
Reggio Emilia – Marzo / Maggio 2000
Dopo l’edizione romana, la Mostra Sola Andata è stata presentata a Reggio Emilia dal marzo al maggio 2000 nella struttura dell’ex Locatelli. La Mostra è stata realizzata dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con il CIES, i Teatri e l’Associazione Amici di Reggio Children. Durante i due mesi di apertura sono stati ben 20.000 i visitatori che si sono calati nei panni di un immigrato o rifugiato.
Sono stati apportati miglioramenti e cambiamenti rispetto all’edizione realizzata a Roma, sia in merito ai contenuti che sul piano strutturale.
Relativamente alle modifiche di contenuto esse si riferiscono da un lato alla sostituzione di alcuni personaggi e dall’altro alla rivisitazione dei rimanenti personaggi per adattare i percorsi alla normativa vigente che disciplinava l’ingresso e la permanenza in Italia degli immigrati.
Per quanto riguarda la parte strutturale, essendo ritornata la Mostra originale alla associazione belga che ne era proprietaria, la Mostra è stata completamente ricostruita dal CIES (che oggi ne è produttrice e proprietaria) grazie alla esperienza e professionalità di società scenografiche che lavorano con la RAI e con Cinecittà.
Nella edizione di Reggio Emilia, che costituisce il 90 per cento della Mostra attualmente proposta dal CIES (piccoli adeguamenti vengono realizzati di volta in volta nella misura del 10 per cento), si è dato maggior risalto agli arredi che – insieme ai fondali, alle musiche e agli effetti sonori – creano un’atmosfera che riproduce il più possibile la realtà.
Per esempio è stata approfondita e ampliata la zona delle cause dell’esodo enfatizzando le atmosfere dei paesi di provenienza dell’immigrazione per favorire una più completa trasposizione nella realtà del personaggio prescelto per comprenderne gli usi, i costumi, la cultura. Altre modifiche sono state realizzate nella terza zona del “passaggio delle frontiere” che si è arricchita di particolari al fine di rendere l’ambientazione più dinamica e realistica. La Mostra è stata integrata con una zona che ripropone la storia degli italiani che sono emigrati all’inizio del secolo, attraverso gigantografie e rassegne stampa dell’epoca per far riflettere sui corsi e ricorsi storici della vicenda migratoria che accomuna tante parti dell’umanità.
Sia gli arredi che la struttura sono stati studiati e migliorati al fine di far confluire il pubblico in modo più omogeneo per evitare intasamenti e difficoltà che si sono venuti a creare nella prima edizione romana della Mostra. Per esempio nella sala planisfero si sono adottati due apparecchi (invece di uno) per la fotografia e la stampa del documento di viaggio.
Evento “SOLA ANDATA”:
Notte Bianca Roma – 18 settembre 2004
Il 18 settembre 2004, in occasione dell’evento “Notte Bianca”, il CIES ha presentato, all’interno del Museo del Risorgimento-Complesso Vittoriano di Roma, l’evento “SOLA ANDATA”. Si è trattato di un’anticipazione evocativa della mostra originale.
Ciò che è stato proposto al visitatore la notte del 18 settembre (dalle ore 20,00 alle ore 4,00) è stato un percorso visivo realizzato tramite scenografie, performances artistiche e musicali, pannelli informativi e materiale visivo, relativi al viaggio dell’immigrato ed ai percorsi proposti nell’allestimento originale di “Sola Andata. Un viaggio diverso dagli altri”.
L’evento ha inteso rivolgersi all’opinione pubblica in generale con il duplice scopo di informarla e sensibilizzarla rispetto alla realtà dei fenomeni dell’immigrazione e di promuovere la successiva edizione della Mostra originale.
III Edizione della Mostra:
Roma – Gennaio / Febbraio 2006
La Mostra Sola Andata, ulteriormente rinnovata rispetto a quella presentata a Reggio Emilia sia nelle scenografie, sia nella parte contenutistica (con l’aggiornamento alla nuova legislazione e normativa vigente), è stata riproposta a Roma, al Teatro India (facente parte del Teatro di Roma), dal 9 gennaio al 4 febbraio 2006. La Mostra è stata aperta tutti i giorni: dal lunedì al venerdì 9-17 e sabato 9-18 (domenica esclusa). Purtroppo la chiusura del Teatro nelle ore serali e la domenica ha fortemente limitato la partecipazione del pubblico adulto.
La Mostra si è inaugurata lunedì 9 gennaio alle ore 11. Presenti: Il Sindaco di Roma Valter Veltroni, molti Assessori capitolini (Cultura, Politiche Educative e Scolastiche, Politiche della Multietnicità), Assessori della Regione Lazio (Cultura, Spettacolo e Sport) e della Provincia di Roma (Politiche Sociali e per la Famiglia, Politiche Culturali, Comunicazione e Pari Opportunità), la Portavoce dell’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) Laura Boldrini, il Presidente del Teatro di Roma, persone dello spettacolo e personaggi politici.
Tutti, insieme agli alunni di alcune scuole romane e ad un’ospite particolare, l’attrice Serena Dandini, hanno partecipato al percorso immedesimandosi in uno dei personaggi proposti dalla Mostra.
Il Sindaco di Roma ha sottolineato la grande valenza educativa di questa iniziativa, resa possibile dal coinvolgimento diretto ed empatico della persona e dall’effetto creato dall’inversione di ruolo tra autoctoni e nuovi cittadini che consente di entrare “nei panni dell’altro” facilitando la comprensione delle difficoltà incontrate da chi è costretto ad abbandonare le proprie radici.
I dati definitivi di affluenza alla Mostra “Sola Andata” sono in via di elaborazione. Al momento, secondo i dati disponibili, si è calcolato che nei 24 giorni effettivi di apertura della Mostra, hanno effettuato il percorso di “Sola Andata” circa 6.500/7.000 visitatori.
Gli Istituti scolastici che hanno partecipato sono stati un centinaio, di cui:
Scuole Superiori: 26
Scuole Medie: 72
Scuole Elementari: 2 (la Mostra non era indirizzata a questo target)
Approssimativamente hanno partecipato 5.500 / 5.700 studenti.
Inoltre, hanno visitato la Mostra circa 1.000 / 1.300 persone tra visitatori privati singoli e gruppi organizzati quali: gruppi parrocchiali, associazioni, cooperative sociali e gruppi scout.
Nelle edizioni realizzate a Roma (due volte) e a Reggio Emilia la Mostra “Sola Andata” complessivamente ha rappresentato:
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