Il Teatro per mescolare, creare opportunità di incontro e tenere insieme persone che vivono esperienze diverse
Nella splendida cornice del 57esimo Festival del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor, che quest’anno vanta un programma ricco di eventi co-organizzati da professionisti/e e artisti sloveni e internazionali – da live perfomances, a laboratori educativi e iniziative di teatro studentesco – abbiamo partecipato all’International Conference of the Central European Initiative (CEI) per parlare di Teatro e Inclusione sociale.
Sul palco si sono susseguite voci straordinarie. A rappresentare l’Italia c’era l’artista Chiara Bersani che ha affrontato il tema “corpi e spazi di vita dopo la pandemia”, Pippo Del Bono, di cui è stata proiettata l’opera “Questo buio feroce” e noi del CIES onlus con l’intervento di Valentina Di Odoardo.
Abbiamo avuto l’opportunità di condividere le nostre pratiche teatrali che vanno dall’arteducazione, che abbiamo praticato e promosso nel nostro Spazio Giovani e Scuola d’Arte MateMù, ai percorsi teatrali interattivi in cui chiediamo al pubblico di vivere in prima persona la storia di un richiedente asilo, di un minore non accompagnato o di una donna vittima di tratta.
Abbiamo parlato di come MaTeMù sia un punto di incontro, di crescita artistica e culturale, ma anche di ascolto e orientamento per ragazzi e ragazze di tutte le culture e provenienze. Abbiamo raccontato di come i nostri percorsi sulla migrazione permettano di cambiare il punto di vista creando nuove visioni dell’alterità. Abbiamo descritto il nostro approccio diversificato nella pratica dell’educazione alla cittadinanza globale, attraverso le nostre attività di educazione, formazione, mediazione e cooperazione internazionale.
Il confronto con le altre realtà è stato bello, formativo e stimolante. Per questo, assieme agli altri partecipanti, siamo persuasi che sia necessario continuare a costruire sinergie e creare reti per scambiare esperienze e pratiche teatrali e performative.
发表回复