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Un approccio multi-stakeholder per rappresentare l’interesse dei gruppi svantaggiati: un’intervista con Lucia Conti, project manager di MYSEA (CIES Onlus)

La European Territorial Cooperation (ETC), meglio conosciuta come Interreg, è uno degli strumenti chiave dell’Unione Europea (UE) per supportare la cooperazione transfrontaliera attraverso il finanziamento di progetti. L’ambiente è uno dei temi principali del prossimo periodo programmatico dal 2021 al 2027.

Oggi è più evidente la necessità di cambiamento verso un sistema più resiliente e per questo l’Interreg fornisce tre tipi di programmi: Cooperazione Transfrontaliera, Cooperazione Transnazionale e Interregionale. Il programma Euro MED 2021-2027 dell’Interreg persegue tre obiettivi: un “Med più smart”, un “Med più verde” e il “verde vivibile” sia sotto l’aspetto tematico che sotto quello della Governance. Il programma è in lavorazione sin dal 2019 e sfrutta un approccio di co-progettazione che rende possibile a una vasta gamma di persone di fare la propria parte fornendo contributi creativi alla formulazione e alla soluzione delle sfide.

Lucia Conti, senior project manager di MYSEA, progetto di cui il CIES è capofila, ha preso parte alle consultazioni per la preparazione del Programma Interreg Next Med 2021-2027, che coinvolge sia paesi UE che partner ed è tuttora in corso. Attraverso la compilazione del questionario online, il progetto MYSEA ha avuto l’opportunità di selezionare gli Obiettivi Specifici ritenuti più rilevanti e di proporre alcune azioni che valgono la pena di essere considerate nel processo di programmazione. Abbiamo intervistato Lucia Conti per saperne di più.

Perché sono stati importanti la partecipazione e il coinvolgimento del progetto MYSEA nel Programma Interreg Next Med 2021-2027?

MYSEA è un progetto sul campo. Il suo contributo è importante perché porta sul tavolo della discussione la voce dei gruppi svantaggiati: giovani disoccupati, donne e NEET di 5 paesi sparsi sulle coste del Mediterraneo: Italia e Grecia da un lato e Tunisia, Libano e Giordiania dall’altro.

Quali sono le principali competenze, interessi e ambiti di intervento del progetto MYSEA? Quali sono gli Obiettivo di Sistema del Programma più rilevanti per la tua organizzazione?

Il progetto MYSEA mira a creare una società mediterranea socialmente inclusiva ed ecosostenibile. I suoi settori di intervento ricadono nell’economia verde e blu ed è impegnato nella crescita economica inclusiva che garantisca un lavoro dignitoso per tutti. È attuato attraverso un approccio integrato che include il Technical and Vocational Education and Training (TVET) come strumento chiave per risolvere il divario di competenze dei NEET per ridurre il tasso di disoccupazione e garantire un lavoro dignitoso per tutti. Gli obiettivi di sistema sono tutti rilevanti perché sono interconnessi tra loro. Tuttavia, alla luce delle nostre specificità, il nostro contributo potrebbe essere più rilevante per “l’Obiettivo di Sistema 4 – Un Mediterraneo più sociale e inclusivo” e per “l’Obiettivo di Sistema 1 – Un Mediterraneo più competitivo e più smart” (attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e più smart).

L’ambito del nostro contributo, come progetto MYSEA, alle consultazioni pubbliche è stato quello di garantire una degna rappresentazione ai gruppi svantaggiati nel processo di programmazione, con l’obiettivo di migliorare il loro benessere e di promuovere il ruolo delle donne e dei giovani come attori di democrazia e buongoverno e come protagonisti delle proprie vite. Arrivando fino in fondo non lasceremo nessuno indietro.

Lucia Conti, Senior Project Manager MYSEA

Quali sono i principali suggerimenti di MYSEA per contribuire a guidare la Task Force nella selezione degli Obiettivi di Sistema che saranno affrontati dal Programma NEXTMED 2021-2027?

Gli obiettivi di sistema e specifici identificati sono tutti importanti per un Mediterraneo più smart, più verde e più inclusivo. Tuttavia lo stallo in cui si sono spesso ritrovate le politiche del passato può essere evitato solo attraverso la partecipazione di tutti gli stakeholder, come affermato dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 17. Il partenariato deve essere un obiettivo in sé, un approccio trasversale nell’attuazione del programma. Per questo è essenziale promuovere una programmazione territoriale “orizzontale” che coinvolga non solo le istituzioni pubbliche ma anche il settore privato (profit e non) e i cittadini. Le azioni all’interno degli obiettivi specifici dovrebbero includere campagne di sensibilizzazione sullo sviluppo ambientale sostenibile e inclusivo per aumentare la consapevolezza e la responsabilità dei cittadini, così come dovrebbero includere anche azioni volte a facilitare la condivisione delle conoscenze tra le organizzazioni della rete e le comunità di pratica.

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