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Un Pianeta Migrante

CIES Onlus

25 Giugno 2018

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“UN PIANETA MIGRANTE” è un percorso teatrale interattivo, uno spazio concepito in modo da assegnare un ruolo attivo al visitatore che viene messo in condizione, attraverso il meccanismo del gioco di ruolo, di rivivere la condizione del rifugiato, dell’immigrato, della ragazza vittima di tratta.

 

Questo approccio consiste in un viaggio a tappe nel corso del quale il visitatore vive, attraverso un vero e proprio gioco di ruolo, l’esperienza dell’emigrazione forzata. Un viaggio che parte dall’assunzione dell’identità di uno dei 3 personaggi proposti, per concludersi con la concessione o meno del permesso di soggiorno nel paese di accoglienza.

 

 

Target

 

La Mostra si rivolge all’opinione pubblica in generale. La sua valenza “educativa” la rende particolarmente adatta ad un pubblico giovanile. Nelle edizioni già realizzate, (Napoli, Macerata, Bari, Palermo; Roma) in particolare, le scuole sono state tra i visitatori privilegiati dell’evento ma, grazie alla tecnica del gioco di ruolo,  i visitatori adulti si sono lasciati coinvolgere e si sono immedesimati facilmente nelle vicissitudini del personaggio scelto.

 

 

Obiettivi

 

Informare in modo corretto sulla realtà dei fenomeni dell’immigrazione al di fuori degli stereotipi più diffusi sull’argomento;

 

Informare su come gli abitanti del Sud globale stanno subendo le conseguenze negative del Nord globale che hanno ricadute disastrose sull’ambiente;

 

Informare su come i fenomeni migratori sono legati a fattori di ingiustizia sociale e ambientale;

 

Agire in modo efficace per ridurre gli atteggiamenti xenofobi e razzisti ed aprire la strada a un rapporto più razionale con i fenomeni migratori e l’integrazione tra culture diverse.

 

 

Antecedenti

 

Napoli, Museo della Scienza, Febbraio 2012

Macerata, Galleria degli Antichi Forni, marzo 2012

Bari,  Fortino S.Antonio, Aprile 2012

Palermo, Centro Salesiano S.Chiara Maggio 2012

Genazzano, (RM) Castello Colonna , Maggio 2012

Pordenone, 30 ottobre 15 novembre 2012

Roma, nelle scuole Mazzini e I.C. Via dei Sesami, anno scolastico 2013-2014

Roma, nelle scuole I.C. Valente e I.C. via dei Sesami a.s. 2015-2016

 

Nelle edizioni realizzate la mostra ha rappresentato

  • un’esperienza di grande impatto emotivo per la maggior parte dei visitatori che erano indotti ad identificarsi con uno dei personaggi  e a riviverne tutte le peripezie, il senso di esclusione e solitudine sperimentato lungo il percorso migratorio;
  • un luogo di approfondimento delle tematiche dell’immigrazione affrontate in maniera ludica e quindi più facilmente assimilabili.

 

 

I personaggi

 

La chiave principale dell’interattività della mostra consiste nell’animazione da parte di operatori e operatrici (possibilmente immigrati o rifugiati) che, attraverso la tecnica del gioco di ruolo, impersonano la società di accoglienza, suscitando nel visitatore un effetto di “estraneità” simile a quello che prova il rifugiato o l’immigrato al momento dell’ingresso nel nuovo paese di accoglienza.

 

I Personaggi (e le loro storie) rappresentati nella mostra-teatro sono tre:

 

  • Il personaggio proveniente dal Bangladesh, un piccolo proprietario terriero,  lascia il proprio paese per motivi economici legati ai cambiamenti climatici;

 

  • Il personaggio proveniente dalla Somalia, un giornalista,  è costretto a partire perché nel suo paese viene perseguitato dopo aver denunciato un caso di ingiustizia ambientale legato allo smaltimento di rifiuti tossici;

 

  • Il personaggio proveniente dalla Nigeria  è una  vittima di tratta.

 

Ogni gruppo in entrata verrà diviso in tre gruppi per nazionalità

 

Nello spazio accoglienza (che precede il gioco vero e proprio) un animatore, dopo aver diviso la classe in 3 gruppi (Bangladesh, Somalia e Nigeria), spiegherà le regole del gioco, consegnerà ai partecipanti le bandierine/paese e le carte d’identità. Il gruppo leggerà le storie dei tre personaggi per comprendere le motivazioni che li spingono a lasciare il proprio paese e il viaggio fino all’arrivo alle coste libiche.

Prima che i partecipanti partano per il viaggio, verranno fatte loro delle domande sui personaggi  e sui contesti di provenienza per fare in modo che i ragazzi si ricordino tutte le informazioni necessarie per interpretare il personaggio.

 

Nel nostro percorso, basato sul gioco di ruolo dal vivo, tutti i personaggi attraverseranno il mare su un gommone. In questa animazione verrà fatto percepire loro il senso del pericolo e le varie difficoltà di un viaggio del genere. Per fare questo i ragazzi verranno bendati per tutta la durata del viaggio in gommone (10 minuti circa)

 

Una volta “arrivati in Italia”:

 

I personaggi somali verranno intercettati allo sbarco dalla polizia e portati al centro d’identificazione dove dovranno spiegare  perché sono scappati dal loro paese e richiedere la domanda di asilo.

 

I personaggi bengalesi verranno reclutati da uno sfruttatore del lavoro nero, che li farà lavorare in un cantiere per lo smaltimento dell’amianto, in condizioni di lavoro massacranti, senza contratto e senza alcuna protezione. Infine venderanno le rose e le borse per strada.

 

I personaggi nigeriani (le ragazze) verranno adescate da una “maman” (una sfruttatrice) che le metterà in strada ad adescare clienti…

 

Nella tappa successiva:

 

I personaggi somali in attesa della risposta della commissione territoriale, si ritroveranno a lavorare in nero in un cantiere per lo smaltimento dell’amianto, in condizioni di lavoro massacranti, senza contratto e senza alcuna protezione.

 

I personaggi bengalesi verranno arrestati dalla polizia mentre lavorano e condotti in questura. Qui subiranno un interrogatorio e poi verranno espulsi, perché  privi di permesso di soggiorno.

 

Le  ragazze nigeriane verranno fermate dalla polizia e portate in questura dove dovranno spiegare che sono vittime di tratta, con lo scopo di ottenere il permesso di soggiorno per protezione sociale.

 

Siamo giunti agli esiti dei percorsi:

 

I partecipanti riceveranno gli esiti (delle schede appositamente create) che saranno diversi per ogni personaggio:  c’è chi verrà rimpatriato, chi otterrà lo status di rifugiato, chi un permesso di soggiorno….

 

La fase finale consiste nella piazza. Qui il percorso teatrale termina per lasciare spazio al debriefing: un’ educatrice facilita i ragazzi nella rielaborazione del percorso fatto. Dopo avere espresso le proprie emozioni sull’esperienza vissuta e aver condiviso le storie e i percorsi, vengono date maggiori informazioni sulle reali condizioni dei migranti e su come fattori quali il cambiamento climatico e l’inquinamento, dovuti all’intervento dell’uomo, incidono anche sulle migrazioni.  Infine i ragazzi sono invitati a scrivere una lettera/un messaggio al personaggio che hanno interpretato.

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